Firenze, è stata ed è, tappa d’obbligo per gli artisti di ogni epoca, fonte d’ispirazione, latrice di eleganza e sobrietà, nei secoli passati gli artisti nati e formati in città, trattenevano nel loro stile la solida aderenza al disegno, un amore incondizionato per la spazialità prospettica, e l’affinità con l’arte classica. La sobria monumentalità dei palazzi, il respiro delle piazze, e l’occhio addestrato ai bugnati, ai marmi bianchi e verdi, alla pietra serena, quanto consegna all’artista che qui è nato e cresciuto? Per Andrea Mancini, che gioca da sempre con la modularità, con le pause e i ritmi e dove le dominanti grigie e i bianchi di calce stemperano tutti i colori della sua tavolozza, la natura della città è diventata stile personale.
È amore: Brunellesca l’arte da indossare.
Stefania Alba culla l’idea di sostenere questa fiorentinità contemporanea e, destruttura i dipinti di Andrea Mancini, ne fa textille design è cosi che nasce Brunellesca You Art. Borse e foulard, tappezzerie vengono rivestiti con quel gusto innato, si appropriano del modulo, del gioco delle simmetrie e delle proporzioni che il grande architetto fiorentino (Filippo Brunelleschi) donò sei secoli fa alla città nutrice di Andrea Mancini. L’ambizione è di comunicare attraverso gli oggetti quell’emozione e di farne gli ambasciatori di quella che fu nel xv secolo una rivoluzione e per chi vive a Firenze un imprinting. Lo stile della città si fa arte e ritorna stile in manufatti evocativi, come i tessuti, gli arazzi o i ricami per i quali molti grandi maestri del rinascimento prepararono i disegni. Fluidità e circolarità di scambi, andare e venire di estro che si rende visibile attraverso una scrupolosa ricerca di materiali, trame delicate e inconsistenti o dense e strutturate, idonei a riportare il pensiero a quelle tracce architettoniche, pittoriche e scultoree predilette agli amanti dell’arte.